Perché ho scelto la plicometria: la misurazione più efficace per la composizione corporea

Il sogno di ogni professionista: misurazioni attendibili con il minimo intervento

Ogni professionista della nutrizione e del fitness sogna di poter contare su strumenti di misurazione della composizione corporea che siano precisi, affidabili e facili da utilizzare. La realtà, però, è che ogni metodo ha i suoi pro e contro, e nessuno strumento offre una verità assoluta senza interpretazione.

Negli anni ho studiato e testato diverse tecnologie, ma la plicometria si è dimostrata la scelta migliore per il mio metodo di lavoro. Ecco perché.

Una panoramica sugli strumenti di misurazione della composizione corporea

Esistono diversi strumenti per valutare la composizione corporea. Ognuno ha caratteristiche specifiche che lo rendono più o meno adatto a seconda della situazione.

DEXA (Dual-Energy X-ray Absorptiometry)

1. Considerato il gold standard, il metodo più preciso in assoluto.
2. Analizza densità ossea, massa magra e massa grassa in modo dettagliato.
3. Troppo costoso e ingombrante per essere usato nella pratica quotidiana.

BIA (Bioimpedenziometria)

Si effettua attraverso l’applicazione di elettrodi su polsi e caviglie restando sdaraitai su un lettino. Si può effettuare anche da vestiti.

1. Misura l'idratazione corporea sfruttando la conducibilità elettrica dei tessuti.
2. L'interpretazione non è sempre facile, soprattutto in soggetti sportivi.
3. I risultati possono essere fortemente influenzati da variazioni idriche.
4. Le formule utilizzate per il calcolo della massa grassa si basano sulla popolazione generale, quindi possono risultare poco accurate per atleti o persone con bassi livelli di grasso corporeo.

Plicometria

Si effettua attraverso un strumento simile a una pinza che misura lo spessore del grasso corporeo. Il paziente deve spogliarsi.

1. Perfetta per la misurazione della massa grassa e per un'analisi dettagliata delle diverse zone del corpo.
2. Meno soggetta a variazioni idriche rispetto alla BIA.
3. Possibilità di identificare differenze localizzate tra le diverse aree corporee.
4. L'errore umano può essere un fattore, ma con esperienza e ripetizione diventa trascurabile.

Perché ho scelto la plicometria?

Negli anni ho studiato molto la BIA, sperando di trovarvi una soluzione pratica e immediata. Tuttavia, non mi ha mai convinto del tutto, soprattutto in relazione al rapporto costo/affidabilità.

1. Nei pazienti sedentari, i risultati sono spesso alterati dalle variazioni di idratazione.

 

1. Negli sportivi, la BIA può creare frustrazione e confusione, sia per le fluttuazioni dovute all’idratazione ma soprattutto per la non accuratezza delle formule usate.

La plicometria, invece, permette di:

1. Monitorare in modo più affidabile i cambiamenti di massa grassa.
2. Ottenere un’analisi settoriale del corpo, identificando aree di miglioramento o regressione.
3. Indagare l'intensità degli allenamenti, grazie alla variazione delle pliche corporee.

Plicometria e allenamento: il legame che fa la differenza

La plicometria non è solo un metodo per misurare la massa grassa, ma uno strumento prezioso per
capire l’efficacia dell’allenamento.

Intensità dell’allenamento e risposta delle pliche

A parità di calorie ingerite, le pliche rispondono diversamente a seconda dell'intensità degli allenamenti:

1. Se un muscolo è allenato con il giusto stimolo, migliorerà.
2. Se il lavoro è troppo blando o inefficace, la zona corrispondente non mostrerà miglioramenti o addirittura peggiorerà.

Esempio pratico: Un paziente con allenamenti ben strutturati sulle gambe mostra una riduzione delle pliche in quella zona, mentre il petto, allenato con un metodo non efficace, presenta un peggioramento.
Vuoi approfondire? Leggi il mio articolo sul dimagrimento localizzato

Sofferenza muscolare: come intercettarla con la plicometria

Un altro vantaggio della plicometria è la possibilità di individuare una probabile sofferenza muscolare.

Esempio pratico: Un paziente che migliora costantemente, improvvisamente mostra un peggioramento di alcune pliche (spesso braccia o gambe) nonostante mantenga lo stesso volume di allenamento.

In questi casi, la plicometria aiuta a:

1. Capire se l'allenamento è diventato eccessivo e sta portando il corpo in uno stato di stress.
2. Correggere l’intensità e il volume degli esercizi, evitando un calo delle performance e una maggiore difficoltà nel dimagrimento.

Ovviamente, per interpretare questi dati è fondamentale l'attendibilità del paziente: alimentazione, riposo e stile di vita giocano un ruolo chiave.

Un consiglio generale

A prescindere dal metodo di misurazione che scegliete, ricordate sempre che l’analisi della composizione corporea va eseguita lontano dall’allenamento e in condizioni standard (ad esempio, lontano dai pasti). Solo così si possono ottenere dati attendibili e confrontabili nel tempo.

Il professionista dovrebbe informarvi su queste indicazioni.

Conclusione: misurare bene per migliorare meglio

La scelta della plicometria non è casuale, ma è frutto di anni di studio e pratica. È uno strumento affidabile, economico e altamente personalizzabile, perfetto per chi vuole monitorare i risultati con precisione e ottenere un feedback reale sulle proprie scelte alimentari e sportive.

Soprattutto, garantisce misurazioni riproducibili nel tempo. Alcuni controlli rappresentano vere e proprie “fotografie” dei dati precedenti, permettendo un confronto preciso dell’evoluzione corporea. Una caratteristica essenziale per qualsiasi strumento di misurazione affidabile!

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Articolo a cura del
Dr. Andrea Fabbri
Dietista Nutrizionista - Personal Trainer